Funghi Piemonte

funghi invernali

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view post Posted on 21/3/2017, 16:16
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Fungaiolo livello 6

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Edito da massimiliano.millefiori

Ciao a tutti su spinta del torsolo mi trovo a scrivere spintaneamente di funghi...

Prima però di parlare propriamente dei funghi invernali spenderei ancora due parole sugli ottimi funghi che ancora si possono trovare in autunno inoltrato ovvero le famiglie dei craterelli e dei cantarelli se le temperature tengono dovremmo ancora trovare più precisamente , possibilmente in bassa quota ed esposti al sole:

Cantharellus lutescens

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Cantharellus tubaeformis

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Craterellus cornucopioides (Trombette da morto)

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Cantharellus cinereus

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Inoltre in qualche occasione si potranno ancora trovare varie famiole:
(Armillarie)


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e Pioppini (Agrocybe aegerita)

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Dovrebbe ancora essere un buon periodo anche per i Cimballi (Clitocybe geotropa)

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ciao aggiungerei due funghi che ancora si possono trovare in questo periodo sul primo però consiglio molta attenzione essendo simile a specie mortali...

Tricholoma terreum.
Si tratta di una specie commestibile appartenente al vasto genere dei funghi Tricholoma, genere che annovera anche specie tossiche, velenose e mortali. La moretta si può confondere anche con altri funghi commestibili dello stesso genere, ma se si intende portare in tavola proprio il Tricholoma terreum è bene conoscerne le principali caratteristiche. Ricordiamo sempre che in caso di dubbi e difficoltà, la ricerca del fungo va effettuata solo in presenza di uno o più esperti di micologia. La raccolta del fungo sbagliato potrebbe non solo costare delle gravi intossicazioni, ma anche la vita.

La sua carne è gustosa ed è considerata una delle migliori tra i funghi commestibili. La moretta cresce a fine autunno e a inizio inverno, anche se talvolta si può sviluppare anche in estate. Il suo habitat ideale sono i boschi di latifoglie e conifere: il maggior numero di esemplari si ritrova nelle pinete. La moretta cresce singola o a gruppi. Presenta un cappello, prima convesso, poi piano, di colore grigiastro e dal diametro di otto centimetri; lamelle larghe, bianche, poco legate al gambo; cuticola sempre grigiastra, con macchie grigio scuro o nere ; gambo grigio e alto da cinque a otto centimetri. La carne della moretta è inodore, di colore bianco, a volte grigio, delicata, dal buon sapore. Le spore della moretta sono ellittiche e bianche.

tricholoma-terreum

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anche per il secondo bisogna fare molta attenzione

Kuehneromyces mutabilis
è una specie commestibile e dal sapore gradevole e gustoso. Il suo consumo è però fortemente sconsigliato per via della forte somiglianza con funghi molto velenosi, come la Galerina marginata. Si presenta con un cappello liscio, lucido, dai bordi sinuosi e sottili, dal colore giallo-brunastro che diventa pallido in caso di clima secco. Matura dalla primavera all’ inverno inoltrato e si sviluppa nei boschi di latifoglie a gruppi, trovandosi facilmente, anche in maniera molto estesa, tra i tronchi degli alberi e le ceppaie. Il cappello del broche misura da tre a sette centimetri. Le lamelle sono fitte, strette e di colore giallo o cannella. Il gambo può raggiungere un’altezza compresa tra quattro e otto centimetri. Il colore dello stesso è bianco in cima e giallo nella parte bassa. La sua struttura è soda e molto compatta e delimitata da piccole squame brunastre poste sotto l’anello. Quest’ultimo è invece molto membranoso e poco compatto, dello stesso colore del gambo. Le spore sono tonde e di colore brunastro.
Mi è capitato una volta di scambiarlo per armillaria mellea e mangiarlo e solo più tardi scoprire che sporava bruno e non bianco (tutte le armillarie sporano bianco). Nel dubbio prendete un cappello e appoggiatel osu un foglio bianco, mettetelo sul termosifone e dopo poche ore guardate il foglio se è bianco armillaria se è macchiato di bruno Kuehneromyces.

Immagine Allegata: Kuehneromyces

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un altro fungo i ncui ci si può ancora imbattere in questo periodo è

La Flammulina velutipes (o Collybia velutipes) è un fungo invernale che si sviluppa a gruppi cespitosi, saprofita ma anche parassita di latifoglie o più raramente di conifere.
Vive cespitoso anche in grandi colonie saprofita o a spese di fusti vivi di latifoglie quali olmo, pioppo o frassino, salice, raramente su conifere dall'autunno avanzato all'inizio della primavera.
Si riconsosce facilmente in quanto il cambo nella parte superiore è dello stesso colore del cappello, invece verso il piede diventa scuro e vellutato quasi nero.
Commestibile discreto, ma apprezzato per il periodo di crescita e per la diffusa possibilità di incontro.L'anno scorso ne ho trovato un cespo su un albero a 70 cm da terra in una fessura del troco i primi di novembre. Siccome non ero sicuro che fosse lui e mi spiaceva raccoglierlo per poi buttarlo ne ho raccolto un paio di esemplari a casa li ho detrminati e il giorno dopo ( era vicino a casa) sono tornato per prenderlo ma qualcuno era passato prima di me,, :( :( per cui mi è rimasta la curiosità di sapere che sapore aveva.


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Eccoci qua giunti al vero re dei funghi invernali :

Pleurotus ostreatus
Quando ormai quasi nessuno pensa di avventurarsi nel bosco, a causa del freddo intenso e la desolazione di un paesaggio conosciuto e vissuto d'estate o tra i rossi aranciati dell'Autunno, quando ormai di funghi non sembra essercene più nemmeno l'ombra, lui invece, é lì, imponente, prorompente...quasi sapesse di essere uno dei pochi in attività, per rappresentare la "razza"fungina in questo periodo. Lui, il Gelone, l'Orecchione, l'Ostrica... il Pleurotus ostreatus. E'un parassita saprofita che cresce per tutto il periodo invernale, generalmente su latifoglia, su legno morto (o anche vivo) di Pioppo, Salice, Gelso, sulle travature delle cantine e sul legname da costruzione, cresce praticamente ovunque ci sia legno da colonizzare. Si trova isolato o più frequentemente a gruppi anche cespitosi che formano la tipica cascata con i cappelli posizionati a mensola. Il fatto che cresca nella "brutta" stagione però, ha i suoi lati positivi, poiché, non essendoci altri funghi in questo freddo periodo, le possibilità di cadere in errore sono molto remote. Gastronomicamente molto versatile, si presta molto bene alla coltivazione, tanto da essere una delle specie fungine più coltivate e conosciute nel mondo.
E con questo chiudiamo con i funghi invernali ovviamente quelli commestibili...
L'appuntamento è per i funghi primaverili.


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Auricolatia auricola judae

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Germania: l'orecchio di Giuda nominato fungo dell'anno 2017
L'orecchio di Giuda (Auricularia auricula-judae) è un fungo molto consumato, ma in natura viene in gran parte trascurato. Secondo quanto ha riportato il sito web Proplanta.de, è stato nominato come fungo dell'anno 2017 dall'Associazione Tedesca di Micologia (Deutsche Gesellschaft für Mykologie). L'orecchio di Giuda viene servito spesso nei ristoranti cinesi.

Il fungo è facilmente riconoscibile e diffuso, ma non è molto conosciuto. In autunno chi raccoglie funghi si dedica prevalentemente a porcini, boleti in generale e finferli. L'orecchio di Giuda viene raccolto raramente, in quanto sono pochi quelli che lo conoscono, nonostante sia molto semplice da identificare.


Il nome di "orecchio di Giuda" si basa su una leggenda secondo cui il giovane Giuda Iscariota, che tradì Gesù con un bacio, si sia impiccato da un albero di sambuco e questo fungo cresce spesso su vecchi rami e tronchi di sambuco nero. Il fungo infatti si nutre del legno su cui posa, disgregandolo gradualmente. La scienza non riesce ancora a spiegarsi come mai l'orecchio di Giuda preferisca il sambuco a un acero o un faggio, per esempio.

In Germania gli orecchio di Giuda sono coltivati come funghi medicinali. Infatti, a quanto pare stimolano il sistema immunitario e quindi si vendono anche come integratori alimentari.

Gli orecchio di Giuda si possono trovare tutto l'anno, specialmente se il clima è freddo e umido (non gelo), ma è nei mesi invernali che è maggiormente diffuso. Per chi raccoglie funghi, l'orecchio di Giuda è ideale perché non se ne conoscono di simili velenosi.Le proprietà dell'Auricularia
Viene indicato come “fungo amico del cuore e della serenità”, esso infatti viene spesso abbinato al Reishi per le sue proprietà anticoagulanti, poiché aumenta la fluidità del sangue e previene la formazione di emboli.

Esercita un’azione potente di protezione cardiovascolare prevenendo le ostruzioni vasali con effetto ipolipemizzante ed antiaggregante piastrinico, senza emorragie e soprattutto senza danneggiare il collagene.

Per centinaia di anni è stato utilizzato come rimedio della tradizione medicinale popolare secondo la “Dottrina delle Signature” che risale all’Europa del XIX secolo. Secondo questa dottrina le piante, e quindi anche i funghi, assomigliano a parti del corpo e possono essere utilizzati per trattare condizioni patologiche associate agli organi umani.

L’Auricularia assomiglia alle pieghe della gola e per questo era utilizzata bollita nella birra, nel latte o nell’aceto per i problemi di gola (infiammazioni, mal di gola ecc…). La sua consistenza gelatinosa fa pensare alle mucose e agli occhi per tanto veniva usato anche per patologie degli occhi e per l’umettazione delle mucose.

Ricco di proteine, contiene molto calcio ( 357mg/100gr), fosforo, ferro (a parità di quantità il suo contenuto di ferro è 7 volte superiore a quello del fegato di maiale), vitamine del gruppo B ( B1 e B2 in particolare), mannani, acido glucuronico, lecitina e cefalina.

È un forte tonico del sangue e del sistema vascolare. Ci sono studi che comprovano che l’assunzione regolare di questo fungo porti ad un effetto antiossidante davvero potente e che sia in grado di attivare sistemi di riparazione del DNA proteggendo così da patologie degenerative e patologie cardiovascolari.

Inoltre abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi oltre a regolare la glicemia, per questi motivi è un ottimo rimedio di supporto nella sindrome metabolica e nel controllo del diabete, in particolare di tipo II.



Quando usarlo
Ha un’azione rilassante, calma le emorragie, lassativo, umidifica polmoni e le mucose, agisce sul sistema cardiovascolare , aiuta nell’insufficienza venosa periferica, agisce come fluidificante del sangue, nel controllo del diabete II. In particolare, ed ha una spiccata azione come antiaggregante piastrinico.



Effetti indesiderati dell'Auricularia
Sconsigliato per le donne che cercano una gravidanza a causa dei suoi effetti anti-fertilità legati alla riduzione della capacità di impianto dell’embrione. Va comunque osservata cautela nell’utilizzo di questo fungo durante le terapie anticoagulanti.



L'Auricularia nella medicina tradizionale cinese
L’Auricularia è un fungo rosso come il Reishi quindi adatto ai soggetti Loggia Fuoco della MTC per la sua natura anche rinfrescante.

Ha un sapore dolce con effetto rinfrescante, la sua azione è mirata sui Meridiani Fegato-stomaco-intestino crasso-polmoni, e la sua Loggia principale è “Fuoco”.

Edited by torsolo1 - 12/12/2018, 00:06
 
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